L'Appennino Tosco-Emiliano

Muoversi in Appennino

Sentieri e rifugi

La provincia di Reggio Emilia dispone di una estesa rete di sentieri (circa 1250 km.) sviluppata prevalentemente nella zona montuosa e collinare dell'Appennino. La rete sentieristica è contrassegnata dalla segnaletica CAI di colore rosso-bianco e la numerazione è contraddistinta da un numero dispari a tre cifre che inizia con 6, ad esempio n.615 (i numeri pari si trovano sul versante toscano). Il crinale appenninico e i passi Pradarena, Cerreto e Lagastrello, sono attraversati dal sentiero 00 Grande Escursione Appenninica (Sentiero Europeo E1).


Tre sentieri tematici attraversano l'Appennino reggiano:

I Prati di Sara e il Monte Cusna

Il percorso inizia in località Casalino, nei pressi del bar ristorante "25". Nella parte più bassa, in comune con il sentiero CAI 609, l'itinerario attraversa il secolare castagneto di Casalino. Ai piedi del monte Cusna si trovano i Prati di Sara, grande prateria quasi pianeggiante circondata dalla faggeta da cui si domina un ampio settore dell'Appennino Reggiano. Al centro dei Prati di Sara si trova un laghetto stagionale. Nell'ultimo tratto il sentiero risale una panoramica cresta del Monte Cusna. Ulteriori approfondimenti: » Val d'Ozola, Monte Cusna » Altri itinerari dell'Appennino Reggiano.

Il Monte Cavalbianco

Il percorso inizia al passo di Pradarena, (1575 m.) nei pressi dell'albergo - rifugio "Carpe Diem". Segue carraie e sentieri di semplice transito. Dislivello m 280; lunghezza (andata/ritorno) km 3,5; tempo di percorrenza 1h. Si passa dal bosco alla prateria d'alta quota, dove il clima rigido consente la vita solo a vegetazione di piccola taglia. Dalla vetta si notano le tracce dell'antico dominio dei ghiacciai e si gode un'ampia panoramica sul territorio del Parco dell'Appennino Tosco-Emiliano.

Cascate del Lavacchiello

Sentiero CAI 635. Il percorso inizia all'ingresso est di Ligonchio, alla "fontana dello Scodellino", nei pressi della Centrale Idroelettrica. Segue un facile sentiero fino a Presa Bassa, mentre il tratto tra Presa Alta e le cascate è riservato ad escursionisti esperti per tratti esposti e pericolosi. Dislivello m 403; lunghezza: km 5; tempo di percorrenza 2h30' circa. Numerosi sono i punti panoramici, veri e propri balconi naturali, esposti sulla valle dell'Ozola e sugli schiocchi. Tra la vegetazione si possono notare alcuni abeti bianchi spontanei, sopravvissuti sulle rocce più impervie. Risalendo la valle dell'Ozola si arriva in vista del canale del Lavacchiello, che, ricevendo le acque del fosso Lama Cavalli, dà origine ad una bella serie di cascate, particolarmente suggestive all'epoca dello scioglimento delle nevi. Le acque veloci ed impetuose hanno scavato e modellato la roccia, creando alla base anche una splendida pozza larga un paio di metri. Ulteriori approfondimenti: » Comune di Ligonchio » Parco del Gigante

Lago della Bargetana

Da Ligonchio si imbocca il sentiero CAI 633 (4h). Dalla Presa Alta, a cui si arriva dai sentieri CAI 633, 635 o dalla strada forestale, si percorrono i sentieri CAI 629 e 631 (3h). Da La Romita (Civago): sentieri CAI 605 e 631( (3h circa). All'interno della spettacolare conca del versante nord del monte Prado, che con i suoi m 2054 è la seconda vetta più alta dell'Appennino Reggiano, è situato il Lago della Bargetana.