L'Appennino
L'Appennino reggiano confina a nord con la Pianura padana, a sud con la Garfagnana, a ovest con l'Appennino parmense e a est con il Frignano.
Il territorio dell'Appennino reggiano comprende i seguenti comuni, raggruppati nella Comunità montana dell'Appennino reggiano: Castelnovo Monti, è il comune più popoloso e può essere considerato il "capoluogo" dell'Appennino reggiano, il nuovo comune di Ventasso che dal 2016 comprende gli ex comuni di Collagna, Busana, Ramiseto e Ligonchio e il comune di Villa Minozzo dell'alto appennino; mentre i comuni di Vetto, Canossa, Casina, Viano, Baiso, Carpineti e Toano sono localizzati nella fascia del medio-basso appennino
Il territorio dell'Appennino reggiano è particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico e paesaggistico ed è preservato da un basso livello di antropizzazione e bassa densità di popolazione.
L'Appennino Tosco-Emiliano
Muoversi in Appennino
Sentieri e rifugi
La provincia di Reggio Emilia dispone di una estesa rete di sentieri (circa 1250 km.) sviluppata prevalentemente nella zona montuosa e collinare dell'Appennino. La rete sentieristica è contrassegnata dalla segnaletica CAI di colore rosso-bianco e la numerazione è contraddistinta da un numero dispari a tre cifre che inizia con 6, ad esempio n.615 (i numeri pari si trovano sul versante toscano). Il crinale appenninico e i passi Pradarena, Cerreto e Lagastrello, sono attraversati dal sentiero 00 Grande Escursione Appenninica (Sentiero Europeo E1).
Tre sentieri tematici attraversano l'Appennino reggiano:
Sentiero Spallanzani
(115 km).Ripercorre i luoghi visitati e descritti da Lazzaro Spallanzani, celebre scienziato scandianese del 1700. Partendo da Scandiano (130 m, luogo di nascita del naturalista), conduce a San Pellegrino in Alpe (1524 m), attraversando tutte le fasce di vegetazione dell'Appennino e i luoghi più importanti dal punto di vista naturalistico. Il sentiero si svolge in sette tappe e non presenta particolari difficoltà tecniche.
Sentiero dei Ducati
(82.3 km).È un sentiero transappenninico che collega la collina reggiana (Quattro Castella 160 m) con la costa tirrenica (Luni 20 m). L'itinerario, che trae origine dagli antichi confini ducali che fino al 1848 dividevano borgate e vallate tra loro adiacenti, si snoda nella Val d'Enza attraverso il passo del Lagastrello. È generalmente diviso in undici tappe (sette nell'Appennino reggiano) e presenta alcune varianti.
Sentiero Matilde
(circa 80 km).Ripercorre i luoghi della Gran Contessa Matilde da Canossa (219 m) fino a San Pellegrino in Alpe (1524 m) sul crinale Tosco-emiliano attraverso castelli, case a torre, antiche pievi e borghi in pietra arenaria. E' diviso in sette tappe, di cui cinque nell'Appenino reggiano ed è interamente segnato e tabellato. Lungo tutto il tracciato del “Sentiero Matilde” sono state allestite aree di sosta con un tabellone informativo.
Rifugi e Bivacchi
Diversi i rifugi e bivacchi sono situati sui sentieri d'alta montagna:
- Rifugio Cesare Battisti, situato presso il Passo di Lama Lite, nell'alta valle dell'Ozola sulle pendici del Monte Cusna.
- Rifugio Bargetana, situato ai piedi del Monte Prado.
- Rifugio Segheria, presso l'Abetina Reale.
- Rifugio S. Leonardo, posto nell'alta valle del Dolo.
- Rifugio Monte Orsaro, verso il Passo Cisa, tra i monti Cusna, Cisa e Prampa.
- Rifugio Paolo Consiglio, nel vallone del Rio Pascolo, presso l'Alpe di Succiso.
- Rifugio Città di Sarzana, presso il Lago di Monte Acuto.
- Rifugio Rio Re, nella valle del Rio Re tra passo Pradarena e val d'Ozola.
- Rifugio Carpe Diem, situato al Passo Pradarena.
- Rifugio Pratizzano, in località Pratizzano ai piedi del Monte Ventasso.
- Bivacco S. Maria Maddalena, presso l'Oratorio di S. Maria Maddalena sul Monte Ventasso.
- Bivacco Rosario, nel Vallone dell'Inferno sulle pendici del Monte La Nuda.
- Bivacco Ghiaccioni, nella valle del Torrente Liocca, tra il passo di Pietratagliata e Succiso.
I Prati di Sara e il Monte Cusna
Il percorso inizia in località Casalino, nei pressi del bar ristorante "25". Nella parte più bassa, in comune con il sentiero CAI 609, l'itinerario attraversa il secolare castagneto di Casalino. Ai piedi del monte Cusna si trovano i Prati di Sara, grande prateria quasi pianeggiante circondata dalla faggeta da cui si domina un ampio settore dell'Appennino Reggiano. Al centro dei Prati di Sara si trova un laghetto stagionale. Nell'ultimo tratto il sentiero risale una panoramica cresta del Monte Cusna. Ulteriori approfondimenti: » Val d'Ozola, Monte Cusna » Altri itinerari dell'Appennino Reggiano.
Il Monte Cavalbianco
Il percorso inizia al passo di Pradarena, (1575 m.) nei pressi dell'albergo - rifugio "Carpe Diem". Segue carraie e sentieri di semplice transito. Dislivello m 280; lunghezza (andata/ritorno) km 3,5; tempo di percorrenza 1h. Si passa dal bosco alla prateria d'alta quota, dove il clima rigido consente la vita solo a vegetazione di piccola taglia. Dalla vetta si notano le tracce dell'antico dominio dei ghiacciai e si gode un'ampia panoramica sul territorio del Parco dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Cascate del Lavacchiello
Sentiero CAI 635. Il percorso inizia all'ingresso est di Ligonchio, alla "fontana dello Scodellino", nei pressi della Centrale Idroelettrica. Segue un facile sentiero fino a Presa Bassa, mentre il tratto tra Presa Alta e le cascate è riservato ad escursionisti esperti per tratti esposti e pericolosi. Dislivello m 403; lunghezza: km 5; tempo di percorrenza 2h30' circa. Numerosi sono i punti panoramici, veri e propri balconi naturali, esposti sulla valle dell'Ozola e sugli schiocchi. Tra la vegetazione si possono notare alcuni abeti bianchi spontanei, sopravvissuti sulle rocce più impervie. Risalendo la valle dell'Ozola si arriva in vista del canale del Lavacchiello, che, ricevendo le acque del fosso Lama Cavalli, dà origine ad una bella serie di cascate, particolarmente suggestive all'epoca dello scioglimento delle nevi. Le acque veloci ed impetuose hanno scavato e modellato la roccia, creando alla base anche una splendida pozza larga un paio di metri. Ulteriori approfondimenti: » Comune di Ligonchio » Parco del Gigante
Lago della Bargetana
Da Ligonchio si imbocca il sentiero CAI 633 (4h). Dalla Presa Alta, a cui si arriva dai sentieri CAI 633, 635 o dalla strada forestale, si percorrono i sentieri CAI 629 e 631 (3h). Da La Romita (Civago): sentieri CAI 605 e 631( (3h circa). All'interno della spettacolare conca del versante nord del monte Prado, che con i suoi m 2054 è la seconda vetta più alta dell'Appennino Reggiano, è situato il Lago della Bargetana.